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Le fughe delle piastrelle stanno diventando grigie e perdendo colore? Questo semplice trattamento le renderà come nuove senza bisogno di ristrutturazioni

Pochi lo ricordano, ma l’impermeabilizzazione delle fughe tra le piastrelle può cambiare le regole del gioco. È risaputo che il modo migliore per pulire è semplicemente prevenire lo sporco profondo. Nel caso delle fughe, questa battaglia sembra persa in partenza. La struttura porosa fa sì che lo sporco vi penetri come un coltello nel burro. Fortunatamente, è sufficiente impregnarle di tanto in tanto. Purtroppo, la cattiva notizia è che non tutti i tipi di fughe sono adatti a questo scopo.

Perché le fughe si sporcano così rapidamente?

Le fughe sono l’elemento più delicato della finitura: assorbono umidità, grasso, sporco e detergenti come una spugna. In bagno sono esposti al vapore e al calcare dell’acqua dura, in cucina al grasso, al vapore e ai residui di cibo. Con il tempo perdono la loro tenuta, compaiono macchie e nei micropori si sviluppano batteri e muffa. Il risultato? Anche le piastrelle più belle perdono il loro fascino e la pulizia non dà più risultati.

Fortunatamente, c’è un modo semplice per prevenirlo: l’impermeabilizzazione delle fughe. Si tratta di una sorta di scudo protettivo invisibile che impedisce l’assorbimento di umidità e sporco. L’acqua scivola semplicemente via dalla superficie così protetta, come se fosse un invisibile tergicristallo liquido, invece di penetrare nella struttura della malta.

Come funziona l’impermeabilizzazione delle fughe

Un impermeabilizzante ben scelto è la garanzia che le vostre fughe manterranno un aspetto fresco per anni e che non passerete la vita a strofinare il bagno con uno spazzolino da denti. Il prodotto non solo protegge dallo sporco, ma previene anche la rottura e lo sgretolamento della malta. Inoltre, facilita la pulizia quotidiana, perché lo sporco non ha dove e come “attaccarsi”.

Sul mercato si trovano due tipi principali di impregnanti:

  • quelli che penetrano nelle fughe (penetranti) – agiscono dall’interno, sigillando la struttura delle fughe. Ideali per bagni, cabine doccia e luoghi con elevata umidità;
  • superficiali (a membrana): formano un sottile strato protettivo sulla superficie che impedisce la penetrazione di grasso e sporco. Ideali per cucine o altri ambienti.

Gli esperti sottolineano che i prodotti a base di silicone o lattice sono i più duraturi: mantengono a lungo l’effetto e, cosa altrettanto importante, non alterano il colore delle fughe.

Ogni fuga ha bisogno di essere impregnata?

Non sempre. Le fughe cementizie sono porose e assorbono l’umidità, quindi devono essere protette regolarmente.

Le fughe epossidiche sono molto più resistenti all’acqua e al grasso: l’impregnante non è necessario e alcuni produttori ne sconsigliano addirittura l’uso. È possibile rinfrescarle con uno speciale prodotto protettivo, ma è meglio consultare i consigli sul sito web del produttore. In breve: se le vostre fughe assorbono l’acqua, l’impregnante è una necessità. Se una goccia d’acqua “scivola” su di essi, puoi ancora aspettare e dormire sonni tranquilli.

Come impermeabilizzare le fughe passo dopo passo

Non servono professionisti o attrezzature speciali: bastano guanti, una piccola spazzola e un po’ di pazienza per semplificarsi la vita quotidiana e velocizzare le faticose pulizie del bagno.

  • Pulisci accuratamente la superficie. Usa un detergente per fughe o una pasta fatta in casa con bicarbonato di sodio e acqua. Rimuovi il calcare, il grasso e eventuali tracce di muffa.
  • Se lo stucco si è sgretolato, riempilo con malta e attendi che si asciughi bene. Non è necessario acquistare un sacco di stucco, nei negozi di bricolage è spesso possibile acquistare piccoli tubetti di malta pronta per il restauro: resta solo da scegliere la tonalità giusta.
  • Aspetta che le fughe si asciughino dopo il lavaggio! L’impregnante funziona solo su superfici asciutte: aspetta almeno un’ora dopo la pulizia.
  • Per applicare il prodotto, usa un pennello, una spugna o un applicatore. Non inondare le piastrelle: è sufficiente uno strato sottile.
  • Dopo 10 minuti, strofinare le piastrelle con un panno asciutto per rimuovere l’eccesso che non è stato assorbito dalle fughe.
  • Fai una prova con una goccia. Se l’acqua continua ad assorbirsi, applica un secondo strato.
  • Di solito dopo 24-48 ore la superficie è pronta per l’uso. Anche in questo caso, il tempo esatto è indicato nelle istruzioni del produttore sulla confezione.

Con quale frequenza ripetere l’impregnazione?

La frequenza dipende dall’ambiente e dalle condizioni, ovvero dalla velocità con cui il prodotto applicato viene lavato via e consumato dalle fughe:

  • bagno (doccia, vasca): ogni 6 mesi,
  • cucina: ogni 12 mesi,
  • corridoio o terrazza coperta: ogni 2-3 anni.

Se si lava spesso il pavimento con detergenti aggressivi o se l’ambiente è molto umido, l’effetto potrebbe durare meno a lungo.

L’impermeabilizzazione è un piccolo intervento che prolunga realmente la durata delle piastrelle e delle fughe. Inoltre, è un’ottima alternativa a una costosa ristrutturazione: invece di sostituire le fughe e rischiare di danneggiare le piastrelle, basta semplicemente proteggere la malta tra di esse. La differenza nell’aspetto e nella facilità di pulizia è notevole.

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