I panni da cucina sono uno dei tessuti più utilizzati in casa. Servono per asciugare le mani, i ripiani, i liquidi versati e spesso anche per asciugare le stoviglie. Non c’è da stupirsi che assorbano rapidamente lo sporco, accumulino batteri e inizino a emanare un odore sgradevole. Sebbene la maggior parte delle persone si limiti a lavarli regolarmente in lavatrice, questo metodo non sempre garantisce una pulizia perfetta.
Cuocere gli strofinacci da cucina è più efficace del lavaggio

La lavatrice, sebbene comoda, non sempre riesce a rimuovere lo sporco grasso ostinato, le macchie secche o i batteri che si sviluppano nel materiale umido. Anche il lavaggio a 60 °C non rimuove tutto, soprattutto quando i panni sono realizzati in cotone più spesso o presentano un rivestimento grigio e untuoso dopo molti cicli di utilizzo.
La bollitura dei panni è un metodo conosciuto da generazioni. Consiste nell’immergerli in acqua con l’aggiunta di detergenti e portare la soluzione a ebollizione. L’alta temperatura, molto più alta di quella garantita dalla maggior parte delle lavatrici, scioglie lo sporco, neutralizza il grasso, uccide i batteri e rimuove gli odori sgradevoli. L’effetto è spesso paragonabile al rinfrescamento di tessuti nuovi. I panni non solo ritrovano la loro freschezza, ma anche la loro morbidezza originale.
Questa semplice operazione è particolarmente efficace quando:
- i panni sono molto unti,
- hanno un cattivo odore nonostante il lavaggio,
- presentano macchie grigie,
- sono stati utilizzati a lungo senza essere lavati,
- sono stati utilizzati per pulire carne cruda, uova o superfici dopo la cottura.
Come lavare i panni da cucina?
Il processo è facile e può essere eseguito in una pentola capiente sul fornello.
1. Preparare la pentola e gli ingredienti.
Avrete bisogno di:
- una pentola grande o una casseruola,
- acqua,
- bicarbonato di sodio,
- sapone grigio o scaglie di sapone,
- eventualmente aceto.
2. Mettete i panni nella pentola.
È meglio cuocere solo i panni da cucina per evitare di trasferire odori e coloranti ad altri tessuti.
3. Copriteli con acqua e aggiungete i detergenti.
Proporzioni collaudate:
- 2-3 cucchiai di bicarbonato di sodio,
- 1 cucchiaio di sapone grigio grattugiato o 2 cucchiai di scaglie,
- facoltativamente ½ tazza di aceto (aggiungere solo dopo aver tolto dal fuoco per evitare un’eccessiva formazione di schiuma).
4. Cuocere a fuoco lento per 20-30 minuti.
L’acqua non deve bollire vigorosamente, è sufficiente un leggero bollore.
5. Sciacquare i panni in acqua pulita.
Dopo la cottura, risciacquarle accuratamente e asciugarle.
Il risultato è solitamente immediatamente visibile: i panni diventano più chiari, sterili, l’odore e i residui di grasso scompaiono e il tessuto acquista una struttura leggera e fresca. In caso di sporco ostinato, è consigliabile ripetere la cottura.
Altri modi per eliminare le macchie dai panni da cucina

Sebbene la bollitura sia uno dei metodi di pulizia più efficaci, esistono anche altri modi per eliminare lo sporco ostinato. Uno di questi è immergere i panni in acqua calda con l’aggiunta di bicarbonato di sodio: immergerli per alcune ore scioglie il grasso e schiarisce le macchie, ed è un metodo più delicato rispetto alla bollitura. Un’altra buona soluzione è l’uso dell’aceto, che rimuove efficacemente gli odori e le macchie; basta aggiungerne una piccola quantità all’acqua calda e lasciare i panni in ammollo per una o due ore. Per i tessuti chiari è indicato l’acqua ossigenata: unita al bicarbonato di sodio forma una pasta che è ottima per rimuovere le macchie organiche. Il sapone di Galas, considerato uno dei più efficaci smacchiatori naturali, è molto efficace se si insapona un panno umido e lo si lascia agire per alcuni minuti prima del lavaggio.
Con quale frequenza sostituire i panni da cucina?
Questa è una delle domande più frequenti e la risposta dipende dal modo in cui vengono utilizzati. In cucina, i panni entrano in contatto con residui di cibo, umidità e batteri, quindi un uso prolungato può essere antigienico.
Si presume che:
- il panno per le mani deve essere sostituito ogni 1-2 giorni,
- il panno per i piatti anche ogni 1-2 giorni,
- il panno per i piani di lavoro – anche ogni giorno, se lo si utilizza per pulire superfici su cui sono stati appoggiati carne cruda o uova,
- i panni in microfibra utilizzati per lucidare possono essere sostituiti meno frequentemente, ma devono essere lavati regolarmente.
Se il panno inizia a emanare un cattivo odore nonostante il lavaggio o presenta macchie permanenti, è opportuno sostituirlo con uno nuovo.
