Víctor Küppers è un punto di riferimento nel campo della psicologia per molte persone.L’esperto tiene conferenze in tutto il mondo e sottolinea le sue idee su come guardare alla vita in modo positivo.I suoi video diventano virali sui social network, dove è diventato un volto molto popolare, nonostante lui stesso non ne disponga.
Tre lezioni di vita per genitori: gentilezza, gioia e il valore delle piccole cose
Cercando di aiutare i genitori che stanno crescendo i propri figli, Küppers offre tre semplici idee che per lui sono fondamentali: la gentilezza, non perdere la gioia e fare in modo straordinario le piccole cose ordinarie.
Riguardo alla prima idea, afferma che «alla fine nella vita sono importanti i soldi, il lavoro, ma è molto più importante essere una brava persona. Bisogna lottare per diventare la persona migliore che si può essere».
Il secondo aspetto su cui insiste è la necessità di vivere con gioia per tutto ciò che di positivo genera, sia in te stesso che negli altri. Inoltre, crede che sia qualcosa che si può costruire: «Non perdere mai la gioia. Aiuta molto, bisogna cercare di vivere con gioia. Non è una questione genetica, si impara, si sviluppa. Bisogna vedere il positivo prima del negativo».
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Tutto dipende da come si vuole affrontare le situazioni che si presentano nella vita. E fa l’esempio che quando siamo felici, come quando si vince la Champions League, abbiamo voglia di fare tutto di più: «Quando si è felici ci si arrabbia meno, si accetta che ci sono cose che ci piacciono e altre che non ci piacciono. Nelle relazioni personali si generano meno conflitti. Ci sono persone allegre e altre che sono acide, tristi, scortesi… la differenza sta nel lottare per vivere con gioia e valorizzare gli aspetti positivi. Quando si è allegri, la vita è incredibile».
Infine, spiega la terza idea: «Avevo un professore che mi diceva che la vita è semplice, ma noi la complichiamo. Quando si lavora, si tratta di fare in modo straordinario le cose ordinarie. È qui che sta la differenza, ci sono molte persone che vivono la loro vita in modo mediocre e non perché lo sono, nessuno lo è, è un problema di stato d’animo».
